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Giocare con il gatto divertendosi è possibile

Giocare con il gatto divertendosi non è una lontana realtà. Nell’immaginario popolare il micio è il simbolo dell’indipendenza: solitario, autonomo, autosufficiente ma nella realtà adora interagire con il padrone.
In particolare per gli animali che conducono vita d’appartamento il gioco diventa un necessario sfogo. Permette di mantenere quei comportamenti predatori e di esplorazione del territorio che, per forza di cose, il gatto d’appartamento non esercita più.

Come giocare con il gatto?

La bravura di un proprietario sta nel capire esigenze e preferenze del proprio animale. È necessario assecondarle per creare un momento intimo che fortifica il rapporto. Permette di soddisfare un bisogno primario per il proprietario di avere un modo sano e positivo per rapportarsi al micio. Di base il gioco con il gatto quindi dev’essere sempre attivo.

Le regole del gioco:

Possiamo distinguere due tipologie di gioco:

  • Giochi individuali;

Da lasciare in giro per la casa quando non c’è la presenza di un essere umano.

  • Giochi sociali;

Prevedono delle forme di adattamento al partner umano.

Giochi individuali

Si adattano al contesto e ai luoghi che l’ambiente offre. Può diventare uno spazio di gioco anche l’area vuota sotto i mobili, le mensole o la parte superiore dei mobili. Per il gatto corrispondono ai rami degli alberi o caverne dove nascondersi. Alcuni tira-graffi sono dotati di cuccia o peluche appesi per stimolare il gioco o la necessità di limare le unghie. Ovviamente alcuni di questi giochi individuali diventano sociali, per il fatto che l’uomo funge da agitatore o attivatore dell’oggetto stesso.

Giochi sociali

Sono quelli che prevedono un’interazione col partner umano. Si possono utilizzare semplicemente le mani per stuzzicarlo senza esagerare però! Quando il gatto inizia a graffiare, soffiare o agitare la coda il gioco probabilmente non è gradito. Un altro modo per interagire con il micio può essere agitare un semplice filo di stoffa o muovere quelle canne con un peluche all’estremità. Il gatto sarà contentissimo di cercare di catturare la preda dalle mani del proprietario!

Quando giocare con il gatto?

Essendo una specie predatrice si attiva col movimento. La maggior parte dei giochi deriva dagli atti motori tipici dei comportamenti di caccia che si esercita su prede di piccole dimensioni. I giochi da proporre dovranno essere piccoli e mobili. Agitando gli oggetti il micio avrà uno stimolo troppo allettante per rimanere indifferente: si innescherà quindi la sequenza tipica del comportamento di caccia. Ogni tanto è necessario lasciar vincere il gatto facendogli catturare la preda o perderà presto interesse nel gioco. Al contrario del cane, dove è sconsigliabile (per motivi di ordine gerarchico) lasciare a lui l’iniziativa, per quanto riguarda il gatto, è a lui che va lasciata la prerogativa di decidere quando e se giocare. È fondamentale rispettare i suoi ritmi e le sue voglie, senza forzarlo a giocare quando non ne ha voglia.
È consigliato concedere al micio almeno 10 minuti di gioco al giorno. Sarà un modo per evitargli lo stress e per mettere le basi di una amicizia ancor più solida.

Quando è meglio non giocare con il gatto?

Una cosa fondamentale da tenere a mente quando si gioca con un micio è non fissarlo negli occhi. Per i felini lo sguardo diretto negli occhi è un segnale di sfida. Se il gatto vi guarda basta socchiudere gli occhi per fargli capire che state giocando insieme e non instaurando una competizione.
È anche importante non fare “agguati” al gatto perché potrebbe perdere la sicurezza nel proprio ambiente e mostrare segni di stress.
Un consiglio utile è di non giocare con il gatto la sera tardi. I felini sono animali notturni che per natura preferirebbero giocare a quell’ora, ma diventerebbe difficile poi riuscire a dormire e contenere il loro entusiasmo.

L’importante è capire che il gatto ha bisogno di attività cognitive stimolanti, per sviluppare le sue naturali doti di riflessione ed analizzare problemi sempre nuovi, da risolvere utilizzando le sue capacità deduttive.
Solo così avremo un gatto attivo e felice!

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